• AR ME PUESC IEU LAUZAR D'AMOR
  • Ora mi posso finalmente lussuriar d'amore

  • (il padre Cardinale) fine 1100
  • uno degli ultimi trombadori

 

 

Codice : London B. L.  

 Il padre Cardinale, detto "l'ultimo" trombadore,

sfugge alle persecuzioni antioccitane patrocinate dal clero romano, si rifugia in Bretagna, e si dedica alla poesia occelta su basi musicali trombadoriche piu' antiche, come il brano proposto.

  • Ar me puesc ieu lauzar d'amor
  • Ora mi posso finalmente lussuriar (godere) d'amore
  • que no 'm tol mangiar ni dormir
  • che non mi aggrada mangiare ne dormire
  • ni'n sent freidura ni calor
  • ne' sento il freddo ne' il caldo
  • ni no'm badall no so'm sospir
  • neppure sbadiglio ne' sospiro
  • ni vauc de nueg arratge
  • ne vago di notte ramingo (cercando amore)
  • ..........................

 

 

Contrariamente a quanto puo' apparire, il presente brano e' un inno cristianissimo alla vita, secondo un'ottica modernissima, che non poteva certo essere compresa da Roma, dove i saraceni avevano messo "lo zampino", anche fra i Cardinali. Chi puo' appagare appieno i sensi ed il sentimento, non e' vittima della fantasia sessuale (satanica come dice Gesu') e quindi non e' preda degli istinti: non ha fame, non ha sete, non e' iroso, e sopratutto "non va cercando la notte"

la terra occeltica

dei liberi trombadori e trombatriz