ORIGENE ADAMANTINO VITA ED
OPERE


La Nuova CORRENTE ARTISTICA
Fondata da ERASMO Brio

ORIGENE ADAMANTINO

Terzo tomo dell'opera Omnia di Origene, post-incunabulo 1512
Origene tomo terzo


Origene nasce in Alessandria
, nel 185 dopo Cristo.
Venne detto Adamantino per la sua condotta immacolata.
A soli 18 anni istruiva i fedeli cristiani alessandrini.
Aveva moltissime ragazze fra i suoi uditori, e le malelingue
insinuavano fosse un possibile lussurioso.

Per questo motivo decise di autoevirarsi.
In seguito riconobbe l'errore del suo atto, come demoniaco.

Dopo la morte di Settimio Severo, nel 211, Origene si reca a Roma,
Quindi ritorna in Alessandria, si reca in Palestina, quindi  in Acaia,
provocando l'invidia nel vescovo Demetrio, che lo osteggia.

In Cesarea viene ordinato prete dai vescovi locali.
Demetrio lo depone dal sacerdozio e gli proibisce l'insegnamento.
Venne accolto dal vescovo Teoclito in Palestina.

Nel 231 muore il suo persecutore Demetrio, e per Origene si apre un periodo di relativa tranquillita'. Si reca in Grecia e dimora in Atene.
Poi passa in Arabia (al tempo cristianissima) per partecipare
attivamente ad un Concilio ecumenico.

Nel 249 Origene ha 64 anni, e la sua vita subisce una svolta.
All'imperatore Filippo succede Decio, che inizia
una nuova persecuzione contro i cristiani.
Origene era riguardato come una colonna principale della Chiesa, quindi venne posto in carcere.  
Al collo gli venne messo un anello di ferro, i ceppi ai piedi
ed incatenato tutto.

Origene muore in in Tiro a causa delle torture e degli stenti
a circa 70 anni.
..
Opere di Origene
Ci sono pervenute diverse opere di Origene :
Tavola delle opere di Origene, tratta da post-incunabulo del 1512
Origene, opera omnia
1) - Commenti sulle Sacre Scritture,
        Una Riscrittura completa a piu' colonne delle varie Bibbie
        Testo Ebreo, Testo Greco, Versione di Aquila, Ver. di Simmaco,                   Versione dei Settanta, Ver. di Teodosione, piu' altre due Versioni                 Greche.  Riscrisse la Versione dei Settanta in chiave piu'                               "comprensibile".
         Tutto secoli prima della Vulgata di S. Geronimo, o Girolamo.

   2) - I Mille Sermoni
Di cui ce ne sono pervenuti gran parte.
Origene era coaudiuvato da Notarii e sette Emanuensi, che riportavano per iscritto quanto egli dettava, improvvisando.

 
3) - Dei Principii
Una Introduzione alla Teologia, con le regole base da seguire.
Opera per molti versi modernissima, razionale e conforme alla filosofia di Platone: cosa che gli procuro' vari detrattori, dopo la sua morte.
Purtroppo ci rimane solo la versione di Ruffino, tarpata e "corretta".

4) - IL Trattato contro Celso
Considerato L'Apologia del Cristianesimo,
scritto per confutare, con gran maestria, le obiezioni di Celso
contro la religione Cristiana.

Particolare iniziale del Trattato Conto Celso
, post-incunabulo 1512

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Origenismo classico

NOTA BENE:
L'arte Origenica di Erasmo NON si identifica con l'Origenismo classico.
L'Arte Origenica erasmiana si afflae di scienze apparentemente dissimili,
di cui la teologia di Origene e' uno dei parametri, con il misticismo medioevale, la fisica teorica, l'esegesi pittorica ecc. ecc.


Origene ebbe grandi sostenitori, e grandi detrattori. Ovviamente i detrattori aumentarono dopo la sua morte, non potendo lui difendersi.

A sua apologia si schierarono, fra gli altri, Sant'Ilario, Sant'Ambrogio, Eusebio di Vercelli, S. Gregorio, Giovanni di Gerusalemme, Rufino, S. Crisostomo, Giacomo Merlino ecc. ecc.

Apologia di G. Merlino a favore di Origene
, post-incunabulo 1512 , particolare
Merlino

Fieramente contro ebbe S. Epifanio e S. Geronimo (Girolamo),
proprio quello che compilo' la Vulgata per ordine di Papa Damaso.

Ma sopratutto ebbe avverso l'Imperatore Giustiniano, che condanno' nell'editto di Costantinopoli la sua filosofia (travisandola).
In un primo tempo Geronimo era un origenista convinto.
Poi, si adatto' alle circostanze e divenne Anti-origenista,
sebbene la sua Vulgata, molto si avvalga dei lavori di Origene.

Quarto tomo dell'opera Omnia di Origene, post-incunabulo 1512
Quarto tomo di Origene

Alcuni punti filosofici di Origene:
Origene si autoeviro'
per essere superiore alle tentazioni, ma poi si 
penti' del gesto che comprese essere cosa assolutamente negativa, anzi demoniaca, quale rifiuto di un dono divino, della vita procreativa.

Fu  propugnatore della fede razionale, e dell'anello universale dei mondi.

Origene afferma che il mondo attuale e' conseguenza di altri mondi 
precedenti, e sara' conseguenza di altri futuri, in un anello o spira 
infinita di accadimenti.

L'apocalisse diviene apocatastasi, e' fine ma anche ristabilimento della 
perfezione iniziale divina, quindi nuovo inizio.
Teorizza che anche le cose inanimate sono tutelate da spiriti intelligenti.

Secondo Origene anche i demoni si salveranno.
Ed in effetti se 
Lucifero venisse veramente distrutto, con la distruzione dell'universo materiale
(
teoria del big-bang = il respiro cosmico della Bhagavad Gita),
diverrebbe, suo malgrado un assurdo agnello sacrificale, visto che è stato indispensabile, come materia, per la creazione materiale stessa.

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Propedeutiche Mistiche

La figura sottostante, ricavata da una Vulgata Atlantica (millenaria) riproduce un particolare di una delle ultime pagine dell'apocalisse
(nuovo testamento). 

Apocalisse

E vidi l'Angelo discendere dal Cielo con la chiave degli Abissi
ed una grande catena nelle sue mani.
E teneva il Dragone ed Antico Angelo che e' il Diavolo e Satana.
E lo legava per Mille Anni, e lo rinchiuse nell'abisso, 
sino alla fine dei mille anni ...........

Quindi parte del concetto ciclico di Origene esiste veramente 
anche nella Vulgata. Vi sono dei cicli, di durata ( penso simbolica) 
di 1000 anni, dove si alternano regno di Cristo, e Satana

Ma nella Vulgata si parla di morte seconda
termine temporale dell'anima, 
morte da cui si salvano solo alcune anime.
E questo non pare essere l'insegnamento di anima immortale.

La prima parte e' molto chiara: l'anima dannata muore
Ma tutto il concetto poi diviene alquanto nebuloso.

Infatti, nel "Giudizio finale", per distinguerlo dal precedente, 
o dai precedenti, viene detto che 
"la morte seconda e' lo stagno di fuoco". 
E questo e' in linea con il concetto cattolico della immortalita' dell'anima.

Leggendo una bibbia moderna e la Volgata italiana del Malermi,
si nota subito quanto il "risaputo comune" abbia favorito un lento scivolamento verso le attuali tesi interpretative, spesso in contrasto
con quelle primiere antiche, gia' "rivedute" per loro conto.

Inoltre, specie per il Nuovo Testamento, il racconto risulta spesso "sconclusionato", saltando di palo in frasca, senza apparente motivo. Probabilmente questo accade per la perdita della
struttura spaziale originale, quindi la perdita dell'occulto iniziatico.

Un esempio e' la eccessiva divinazione e conseguente "disumanizzazione" di Gesu' durante la sua vita terrena, dei vangeli moderni, in contrasto con quelli piu' "umani", antichi.

Particolare della Volgata italiana del Malermi,, edizione post-incunabulo di Elisabetta de Rusconi.
Pazzia di Gesu

Presunta Pazzia di Gesu'
E loro (Gesu' ed apostoli) vennero a casa, e si raduno' tanta folla
per modo che, anche volendo, non avrebbero potuto spezzare il pane
(allargando i gomiti, come si fa per mangiare),
e quando i suoi (parenti, che vedremo comprendere la Madre)
ebbero udito (del fatto) vennero a tenerlo (catturarlo), e loro (parenti)
dicevano che era ritornato in furore (pazzia),
e gli scribi discesi da Gerusalemme dicevani che aveva Belzebu.

Segue una lunga parentesi per dimostrare che

Gesu' non poteva essere indemoniato

.... e vennero la sua Madre ed i fratelli i quali, stando di fuori
(della casa) lo mandarono a chiamare,
dal momento che intorno a Lui (Gesu') sedeva la gran folla
(e non potevano catturarlo). E gli dicono, Ecco che
la Madre Tua ed i Fratelli Tuoi sono di fuori e ti cercano.
Ed Egli (Gesu' che sapeva il motivo della richiesta) rispose dicendo:
 Quale e' la mia Madre ed i fratelli miei ?
E riguardando quelli che erano dintorno a Lui disse:
Ecco che questi sono la mia Madre ed i miei fratelli, in quanto
chi fara' la volonta' di Dio, egli e' mio fratello, mia sorella e mia Madre.

Gesu' e la Madonna sono, qui, nella primiera innocente versione, non ancora suddivisa negli artificiosi "versetti", assai genuini, "umani".

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